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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 4 - 3 apr 2019
ISSN 2037-4801
L'altra ricerca a cura di Marina Landolfi
Per celebrare i cinquecento anni dalla morte, le Scuderie del Quirinale, a Roma, ospitano la mostra 'Leonardo da Vinci. La Scienza prima della scienza', curata dal Museo nazionale della scienza e della tecnologia e dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano e visitabile fino al 30 giugno. L'esposizione è suddivisa in 10 sezioni che ruotano attorno ai disegni originali del Codice Atlantico di Leonardo, di cui approfondiscono alcuni temi-chiave del pensiero, e sono messe a confronto con un ricco numero di modelli, manoscritti, volumi a stampa, disegni e documenti provenienti da prestigiose istituzioni europee, per un totale di oltre 200 opere.
Il percorso espositivo prende avvio da un episodio fondamentale della formazione del giovane Leonardo a Firenze: l'incontro con le macchine da cantiere del Duomo, impiegate da Filippo Brunelleschi tra 1469 e il 1471, quando la bottega di Verrocchio, maestro di Leonardo, era impegnata nel completamento della lanterna della cupola di Santa Maria del Fiore con l'incarico di costruire e posizionare sopra un'enorme sfera di rame. Ed è incredibile come Leonardo riesca a stupirci per la valenza innovativa anche nei disegni che riprendono macchine, come nell'argano sollevatore di pesi, esposto accanto al modello interpretativo.
Egli utilizzò spesso il disegno non solo per studiare la tecnologia esistente al suo tempo ma anche per riprodurre repertori manoscritti di importanti trattati come il 'De Machinis' e il 'De Ingeneis' di Mariano di Jacopo detto il Taccola, e soprattutto il 'Trattato di architettura militare e civile' di Francesco di Giorgio Martini, a tutt'oggi l'unico volume sicuramente appartenuto a Leonardo, che ne possedeva una copia annotata ed eccezionalmente qui esposta (in prestito dalla Biblioteca laurenziana di Firenze). Un focus speciale della mostra è dedicato proprio alla biblioteca privata di Leonardo.
Tra i pezzi esposti assieme ai disegni, i portelli originali della chiusa di San Marco del Naviglio di Milano, usata fino al 1929 e prototipo delle famose 'porte vinciane', sistema di sbarramento mobile ad altezza fissa che sfrutta la variazione di livello del corso d'acqua e che è tuttora utilizzato in porti e canali quali quelli di Cesenatico, Livorno, Viareggio.
“Una grande mostra che intende restituire gli studi e le interpretazioni più recenti dell'opera di Leonardo ingegnere e umanista, evidenziandone le relazioni con il pensiero dei suoi contemporanei”, spiega il curatore Claudio Giorgione. Grazie al confronto con i suoi contemporanei emergono infatti gli aspetti realmente innovativi di Leonardo: il disegno come strumento d'analisi e comunicazione, la capacità di osservazione empirica della realtà e, soprattutto, un pensiero trasversale in un'idea umanistica di conoscenza 'interconnessa' e consapevolezza delle possibilità umane.
La mostra vanta la collaborazione del maestro del ritratto Thomas Cian, autore del volto di Leonardo utilizzato per la campagna di comunicazione dell'esposizione, e dello scrittore Marco Malvaldi, autore per l'occasione del libretto 'L'investigatore universale'.
Luisa De Biagi
Informazioni:Che cosa: mostra ‘Leonardo. La scienza prima della scienza’
Dove: Scuderie del Quirinale, Via XXIV maggio 16, Roma
Quando: fino al 30 giugno 2019