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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 7 - 18 apr 2012
ISSN 2037-4801
L'altra ricerca a cura di Rosanna Dassisti
È stata confermata la tesi che attribuisce la fine dell'ultima glaciazione a un innalzamento della temperatura, dovuto all'aumento di CO2 nell'atmosfera. A dirlo, le analisi di sedimenti fossili e pollini che coprono un periodo che va all'incirca dai 20mila ai 10mila anni fa, compresi i gusci di piccoli animali che popolavano l'oceano.
La ricerca coordinata da Jeremy Shakun dell'Università di Harvard e pubblicata su 'Nature', ha dimostrato che l'innalzamento delle temperature è correlato, e generalmente successivo, all'aumento dei livelli di CO2. "Alla fine dell'ultima era glaciale, i livelli di anidride carbonica nell'atmosfera si sono alzati da 180 molecole per milione (Ppm) a circa 260 e oggi siamo arrivati a 392", spiega Shakun."Negli ultimi 100 anni, il livello è aumentato di ben 100 Ppm; più o meno come è accaduto alla fine dell'ultima glaciazione".
"L'originalità e complessità del lavoro presentato", commenta Sandro Fuzzi dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, "si basa sul fatto che gli autori, per la ricostruzione della temperatura, oltre ai dati delle carote antartiche hanno usato altri indicatori come sedimenti, fossili e pollini".
In questo modo i ricercatori statunitensi hanno potuto stabilire che "durante la deglaciazione l'aumento della CO2 nell'atmosfera ha preceduto di circa 400 anni quello della temperatura globale, contrariamente a quanto finora riportato dall'analisi dei carotaggi antartici". I due emisferi seguono infatti andamenti diversi. Gli autori collegano questo fatto alla circolazione oceanica, che ha un importante ruolo nel trasporto di calore fra i due emisferi. "Questa nuova evidenza sperimentale", conclude il ricercatore Isac-Cnr, "aggiunge un ulteriore tassello alla conoscenza del clima del passato, anche se il puzzle rimane non completamente risolto".