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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 1 - 15 gen 2014
ISSN 2037-4801
L'altra ricerca a cura di Rosanna Dassisti
A determinare l’indice di metropolitanità di un Paese, che in Italia è del 9%, sono tre indicatori: popolazione residente, addetti nel settore delle attività economiche e spostamenti per studio o lavoro. Le città metropolitane nel nostro Paese sono otto: Torino, Milano, area veneta, Firenze, Roma, Bologna, Napoli e Bari. Si connotano per una forte concentrazione in termini di mobilità, si sviluppano su oltre 26 mila chilometri di superficie e comprendono 1.700 comuni e 24 milioni di abitanti. Questi dati emergono dallo studio 'Le aree metropolitane in Italia e i loro caratteri socio-territoriali', realizzato da un gruppo di lavoro del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell'Università Bicocca di Milano, formato da Mario Boffi e Matteo Colleoni, docenti di Sociologia dell'ambiente e del territorio, insieme con Pietro Palvarini. [immagine]
“Nel nostro studio arriviamo a definire le caratteristiche socio-territoriali di area metropolitana con un livello di dettaglio mai analizzato in Italia”, spiega Colleoni. “Abbiamo infatti utilizzato ed analizzato milioni di dati provenienti da fonti come i censimenti della popolazione, delle abitazioni, dell'industria e dei servizi”.
È Milano l'area metropolitana più estesa, sia per superficie (oltre 8.000 chilometri quadrati), sia per numero di comuni (858), sia per popolazione (oltre 7,5 milioni di abitanti). La densità di popolazione supera i 900 abitanti per chilometro quadrato, contro un valore medio di 118 per il resto d'Italia. Quella di addetti alle attività manifatturiere e di terziario avanzato è pari a 181 per chilometro quadrato, rispetto a un valore di 15 al di fuori delle metropoli. Anche i servizi per il tempo libero e di pubblica utilità presentano una densità di addetti di gran lunga superiore (rispettivamente 46 nelle aree metropolitane contro 5 e 80 contro 8).
La mobilità in queste aree si caratterizza per una forte concentrazione. Al loro interno, si spostano quotidianamente oltre 5,5 milioni di persone, i pendolari rappresentano il 23% di tutta la popolazione, rispetto al 18% registrato a livello nazionale. L'area milanese è quella caratterizzata dal maggior numero (1,8 milioni), ma è a Roma e Torino che si raggiunge la quota più elevata rispetto alla popolazione (rispettivamente 31% e 27%).