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Quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 1 - 13 gen 2021
ISSN 2037-4801
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Un tessuto prezioso, quello al centro del libro “Breve storia del sangue” di Rose George. Dall'antichità a oggi poco l'importanza attribuitagli è sempre stata fondamentale: nel passato era ritenuto in grado di sprigionare poteri magici e divinatori; oggi gli scienziati ipotizzano analisi ematiche sempre più capaci di riconoscere sintomi e prevedere malattie. Ma l'alone di stupore, quasi di mistero, rimasto intatto nei millenni.
L'autrice, partendo da una visita in alcuni centri di raccolta, analizza prima di tutto la situazione attuale della donazione in vari Paesi. Per quanto a una nazione basti che doni il sangue tra l'1 e il 3 per cento della popolazione, “più ce n'è, meglio è”. Secondo l'Oms, in oltre ottanta stati, infatti, i donatori rappresentano a malapena l'un per cento, per esempio “nella maggior parte delle nazioni africane il numero di donatori è troppo basso per assicurarsi un'adeguata scorta”. E quindi occorre sensibilizzare sul tema “i Paesi a reddito basso e medio-basso, in cui vive quasi la metà della popolazione globale”, mentre negli Usa si effettua una trasfusione ogni due secondi, secondo i dati dell'American Association of Blood Banks. Ma le prime trasfusioni avvenivano spesso con sangue di animali, perché si riteneva che le qualità loro attribuite si trasferissero all'uomo attraverso gli “umori”: così, per chi soffriva di irrequietezza, era considerato un toccasana il sangue d'agnello.
Il sangue ha inoltre subito vere e proprie “segregazioni”'. Fino al 1972, negli Stati Uniti erano vietate trasfusioni da persone di origine afroamericana a quelle caucasiche. Un altro esempio di discriminazione lo ritroviamo nel racconto di una ragazza nepalese, Radha, che durante il periodo mestruale deve vivere ai margini del villaggio. “Non può entrare nella casa di famiglia e può nutrirsi solo con riso bollito. Non può toccare le altre donne perché il suo contatto le può infettare. Se tocca un uomo inizierà ad ammalarsi. Se beve latte di bufalo, l'animale smetterà di dare latte. Se entra in un tempio, gli dèi procureranno calamità”. L'autrice si sofferma sul tema, già al centro di altri saggi specifici recenti.
Il saggio analizza altri aspetti, anche inerenti a malattie che possono riguardare i globuli bianchi (il virus dell'Hiv ad esempio), il plasma (emofilia) o i globuli rossi, come per l'anemia, che in passato era curata non con alimenti contenenti ferro come carne e latte, troppo costosi, ma con microdosi di arsenico. Riguardo alle complicazioni invece, vengono esaminati i traumi: “L'emorragia interna sembra una faccenda tranquilla: il corpo sanguina dentro se stesso, educatamente. Ma la violenza che ne deriva è enorme. Ad esempio gli ematociti affamati di ossigeno producono acido lattico e rilasciano potassio. Una quantità eccessiva di potassio può causare un arresto cardiaco”.
La scrittrice accompagna il lettore attraverso temi complessi con un linguaggio semplice e intuitivo, giungendo fino alle moderne promesse di eterna giovinezza che alcune aziende offrono sul mercato, sfruttando proteine specifiche contenute nel sangue di individui giovani, con un processo simile a quello delle cellule staminali. “Il sangue non ha finito di insegnarci cosa può fare. Ci sono altre meraviglie in arrivo”.
Filippo Flamini
titolo: Breve storia del sangue
categoria: Saggi
autore/i: George Rose
editore: Codice
pagine: 418
prezzo: € 29.00