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Quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 2 - 27 gen 2021
ISSN 2037-4801
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“Umberto Nobile e l'Italia al polo Nord” (Aracne), con prefazione di Luciano Zani e postfazione di Gregory Alegi, è dedicato alla spedizione del Dirigibile Italia, conclusasi tragicamente sul pack artico dopo che l'aeronave raggiunse il Polo Nord il 24 maggio 1928. Il libro è l'ultimo di una serie di pubblicazioni che Claudio Sicolo ha dedicato alla figura di Nobile e all'epopea delle esplorazioni nelle terre dei ghiacci. La spedizione polare ebbe una risonanza pubblica a livello planetario, sia nella fase preparatoria e della partenza - attraverso una capillare azione di propaganda organizzata dal governo italiano - sia dopo la sua drammatica fine, con una serie di inchieste giornalistiche internazionali che per lungo tempo indagarono cause e responsabilità del disastro.
La ricerca di Sicolo punta a una vasta ricostruzione dei fatti, attraverso l'analisi e la comparazione di un ampio mosaico di fonti e delle varie ricostruzioni della vicenda che si sono succedute nel tempo. Un'analisi che apre nuove prospettive di indagine e illumina un quadro di letture parziali e retroscena finora poco conosciuti, ad esempio l'organizzazione della spedizione di soccorso con la nave rompighiaccio russo Krassin.
La molteplicità dei punti di vista indaga in maniera integrata i vari fattori che hanno influito sulla vicenda, dagli aspetti tecnici e tecnologici dell'impresa alla dimensione e alle implicazioni di tipo politico, ricomponendo e restituendo un quadro dei fatti e delle interpretazioni di grande complessità e problematicità.
Il primo capitolo è dedicato alla vicenda biografica di Nobile, illustrandone il profilo personale, intellettuale e politico: dalla militanza massonica e socialista in gioventù all'epoca degli studi, dall'inizio della carriera scientifica e militare ai rapporti col regime fascista e con il Duce, dall'opera di divulgazione e di difesa del proprio operato nel secondo dopoguerra al sostegno al regime sovietico e all'adesione al Partito comunista anche come parlamentare. Una biografia caratterizzata da coerenza e contraddizioni, eroismi e opportunismi, ambizioni di gloria e scontri ideologici, che ci restituisce la figura di Nobile quantomeno ridimensionata rispetto a tanta pubblicistica mitologizzante del passato.
Il libro affronta approfonditamente anche le questioni e gli scenari connessi allo sviluppo delle tecnologie aeronautiche e della comunicazione. La scelta del dirigibile – mezzo dai più considerato antiquato rispetto allo sviluppo dell'aeroplano – e della radio a onde corte - frutto delle ricerche di Guglielmo Marconi – era nelle intenzioni quella di due strumenti simbolo per un'impresa destinata a dare prestigio internazionale alla nuova Italia fascista. Il fallimento anche tecnologico di queste scelte viene inserito dall'autore nei contesti politici e industriali del tempo.
La spedizione polare del 1928 si distinse, rispetto alle precedenti, per la rete di comunicazione all'avanguardia garantita dalle tecnologie messe a disposizione dalla Regia Marina Militare. A queste si associava un moderno piano di informazioni a mezzo stampa, di dimensioni e articolazione mai viste prima. Il volume descrive nei particolari il progetto giornalistico e propagandistico, che incise negativamente anche sulla gestione del drammatico epilogo della spedizione.
La vicenda – all'epoca dei fatti e per molto tempo dopo di essi – dovette ammettere molte verità, subire processi mediatici e rese dei conti politici, suscitò scontri ideologici e di principio in nome dell'onore nazionale e della fede nelle tecnologie. Il libro punta a ricostruire i fatti e le loro motivazioni attraverso le tracce offerte da una ampia platea di documenti e testimonianze per quasi un secolo.
titolo: Umberto Nobile e l’Italia al polo Nord
categoria: Saggi
autore/i: Sicolo Claudio
editore: Aracne
pagine: 368
prezzo: € 24.00