Ultima edizione | Archivio giornali | Archivio tematico | Archivio video
Quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Archivio
N. 2 - 27 gen 2021
ISSN 2037-4801
Recensioni
Già a partire dagli anni '60 del secolo scorso, intellettuali come Anders e Pasolini hanno affrontato in vari modi l'emergenza di specie: che ruolo hanno oggi scienziati, scrittori e artisti nello smuovere la coscienza collettiva sui cambiamenti climatici e la loro origine antropica, nel sensibilizzarci sul rapporto uomo-natura nell'era dell'Antropocene? A riguardo risponde bene l'ultima fatica editoriale del ricercatore Cnr-Igag e divulgatore Mario Tozzi ''Un'ora e mezzo per salvare il mondo” (Rai Libri), scritta col canta-divulgatore Lorenzo Baglioni (autore del “Rap del Teorema di Ruffini”, “Le Leggi di Mendel” e “Logaritmi”, nonché conduttore di “Bella prof.” Su Sky 1). Il libro, vista anche la comune formazione scientifica e passione per la musica, ha uno stile ben ritmato, immediato, brillante e chiaro, concepito per intercettare ampi bacini di pubblico, grazie anche all'inserimento in ogni capitolo di testi in versi, sul tipo dei già citati rap divulgativi. In due capitoli si fanno perfino incursioni nella storia della letteratura e della canzone con riletture dai testi di Dante, Ungaretti, Carducci, Verga, Collodi, Grimm e Zucchero, Nek, Vasco, Celentano, Pupo, Fonsi, Battiato, Battisti (“tu chiamale, se vuoi, emissioni…”). E c'è anche una citazione di “Games of Thrones”, nell'ultimo capitolo.
“Abbiamo pensato di scriverlo proprio in questo momento così difficile, come quello di una pandemia che ha stravolto le nostre abitudini e convinzioni, e che, però, ha una radice ambientale molto più profonda di quello che appare. Non sia mai che, provati dal Sars-CoV-2, si perda di vista che il problema globale più pressante dell'umanità all'inizio del Terzo Millennio è proprio il cambiamento climatico”. L'opera evidenzia bene un problema di comunicazione e di percezione sociale, poiché l'inquinamento atmosferico riguarda l'aria, che non è tangibile, ed è forse uno dei motivi di questa indifferenza: “Ci sono 240 milioni di persone che stanno già migrando o migreranno nei prossimi 20 anni ma non si pensa che l'80% si muove perché il loro territorio o è diventato desertico o è stato sommerso dalle acque. Non si mette in correlazione questo spostamento di massa con i cambiamenti climatici”.
I due autori smontano quindi con estrema puntualità e senza possibilità d'appello le tesi-bufala che negano il cambiamento climatico. Dal 1991 al 2012 James Lee Powell - un geologo statunitense - ha raccolto capillarmente e studiato i contributi scientifici pubblicati su riviste specializzate peer reviewed: “Ha contato 13.974 articoli sul cambiamento climatico… solo 24 rigettavano il fatto che il cambiamento climatico sia reale, anomalo, e che dipenda dalle attività dei Sapiens”. Per ridurre le emissioni, si spiega, si dovranno sfruttare le fonti rinnovabili, decentralizzando la produzione energetica. Mentre, a livello personale: “Se riducessimo drasticamente il consumo di carne, eviteremmo di immettere in atmosfera 820 kg di anidride carbonica pro-capite, riducendo il numero di processi di produzione degli allevamenti intensivi, dove si fa un uso smodato di combustibili fossili”. Nel libro non mancano riferimenti a esempi virtuosi come Greta Thunberg e Papa Francesco, amplificatori della voce degli scienziati.
In parallelo, anche un altro ricercatore e divulgatore, Valerio Rossi Albertini (Cnr-Ism), fisico-chimico già coautore con Tozzi de “Il futuro dell'energia” (Editoriale Scienza), ha affrontato recentemente problematiche analoghe in “Un Pianeta abitabile” (Longanesi). Il testo è corredato di interessanti illustrazioni, grafici e riproduzioni fotografiche, con l'inserimento di specchietti riassuntivi e di approfondimenti, utili dal punto di vista didattico-divulgativo. Sfruttando i concetti fisici di reversibilità/irreversibilità l'autore spiega gli unici strumenti rimastici per bloccare un'emergenza da noi stessi innescata, anche in ambito virologico. E struttura il libro con una spiegazione teorico-storicistica seguita da un approfondimento pragmatico. Anche per Rossi Albertini la situazione attuale è drammatica, ma non irreversibile. Come per Tozzi e Baglioni, siamo in tempo per evitare il punto di non ritorno.
Il saggio si potrebbe dividere in tre parti che trattano uno specifico aspetto dell'emergenza climatica mettendo in luce le cosiddette “best practices”. La prima si occupa di green economy ed economia circolare; la seconda approfondisce il tema dell'energia e la terza il consumismo, lo stile di vita che per poter continuare a funzionare dovrebbe prevedere una crescita infinita. Ciò che Rossi Albertini si augura è che l'innovazione tecnologica e la ricerca possano aprire la strada verso un nuovo modo di sfruttare le risorse energetiche. Nel nostro piccolo possiamo: incentivare l'uso dell'auto elettrica o del car sharing; favorire la raccolta differenziata e lo smaltimento corretto dei rifiuti tossici nelle isole ecologiche, evitando l'abuso dei detersivi inquinanti; prendere consapevolezza e fare gioco di squadra, sintonizzandoci con le associazioni di tutela ambientale e i progetti di cittadinanza attiva.
Infine, a differenza di quanti ancora vedono i giovani come automi svuotati, l'autore esprime sincera fiducia nella loro impegno civile. Ai seguaci di Greta è infatti dedicato il capitolo di congedo finale, con un accorato appello: “Ragazzi pensateci voi, perché emigrare su Marte è ancora fantascienza”.
Luisa De Biagi
titolo: Un pianeta abitabile
categoria: Saggi
autore/i: Rossi Albertini Valerio
editore: Longanesi
pagine: 216
prezzo: € 16.90
titolo: Un'ora e mezzo per salvare il mondo
categoria: Saggi
autore/i: Tozzi Mario , Baglioni Lorenzo
editore: Rai Libri
pagine: 163
prezzo: € 18.00