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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 5 - 13 mar 2013
ISSN 2037-4801
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I saggi raccolti sotto il titolo affrontano il tema dei rapporti tra progresso economico, antropizzazione e territorio italiano sin dalla nascita dello stato unitario.
"Due aspetti correlati nel processo della crescita moderna". Secondo l'analisi di Paolo Malanima, direttore dell'Istituto di studi sulle società del Mediterraneo (Issm) del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, e curatore insieme alla ricercatrice Gabriella Corona del volume 'Economia e ambiente in Italia dall'Unità a oggi' in Italia "la trasformazione dell'economia, da agricola e tradizionale a moderna, si sviluppò contemporaneamente alla trasformazione del suo sistema energetico".
Corona nel suo saggio nota invece come l'espansione edilizia avvenuta a metà del secolo scorso abbia rappresentato "uno dei motori dello sviluppo italiano negli anni del miracolo economico ed uno dei principali fattori di squilibrio territoriale [...]. La conseguenza di questa caratteristica fu che nell'Italia del secondo dopoguerra sono cresciute realtà urbane tenendo poco conto dei bisogni collettivi, del rapporto tra territorio e densità demografica".
Concorda un altro ricercatore dell'Issm-Cnr, Walter Palmieri, per il quale l'assenza di una corretta pianificazione urbanistica e l'edificazione incontrollata hanno aumentato la vulnerabilità del territorio: "Secondo gli ultimi dati ufficiali ben l'82% dei comuni italiani è a rischio idrogeologico [...]. Le forme di antropizzazione del territorio italiano hanno fatto crescere non tanto il numero di eventi di dissesto, quanto piuttosto la loro capacità distruttiva".
Tra gli altri saggi raccolti nel volume, anche quello di Simone Neri Serneri rileva la "crisi ambientale". Come osserva Andrea Giuntini, "classe dirigente e gente comune subivano lo stesso fascino esercitato dall'epopea infrastrutturale, al nord come al sud, nelle grandi città come nei piccoli centri" e questo portava a una "indifferenza nei confronti del destino ambientale".
Ad un aspetto specifico del tema si dedica Mauro Agnoletti che spiega come "sebbene l'estensione del territorio forestale sia più che raddoppiata da un secolo a questa parte, permane non solo nel pubblico, ma anche in molti studiosi l'idea che la deforestazione interessi anche il nostro Paese", mentre invece il 34,7% del territorio italiano risulta coperto da un manto forestale piuttosto compatto e omogeneo: "I veri rischi di deforestazione sono un fenomeno del passato". La crescita della superficie boschiva procede "al ritmo di circa 70000 ettari all'anno, arrivando ad una estensione attuale pari a circa tre volte quella degli anni venti", conclude Agnoletti.
Alessandro Bassetta
titolo: Economia e ambiente in Italia dall'Unità a oggi
categoria: Specialistica
autore/i: Malanima Paolo, Corona Gabriella ( a cura di)
editore: Bruno Mondadori
pagine: 214
prezzo: € 14.00