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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 2 - 7 feb 2018
ISSN 2037-4801
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“Un'onda che giunge fino a noi, che ce lo rende contemporaneo, che ce lo fa sentire vicino e persino urgente grazie alla sua vena critica, alla forza della sua polemica tanto contro gli imbellettamenti ottimistici quanto contro gli arcaismi e i purismi di chi guarda al passato”. Così il ministro Andrea Orlando nel suo intervento di chiusura all'incontro seminariale 'Ius Leopardi', promosso dall'Università di Macerata il 16 ottobre 2015, con l'obiettivo di approfondire il rapporto tra il poeta recanatese e il mondo del diritto e delle leggi.
Da quell'incontro scaturisce l'originale volume curato da Laura Melosi, titolare della cattedra di studi leopardiani presso l'ateneo marchigiano. Nel libro sono raccolti gli interventi della curatrice, di Francesco Adornato, Vittorio Capuzza, Marco D'Alberti, Franco D'Intino, Rino Caputo e del ministro Orlando. Il lavoro svela una dimensione significativa ma ancora poco esplorata del pensiero di Giacomo Leopardi: l'interesse per i sistemi di governo, la riflessione sulla legge e sul potere, il ruolo della politica e degli ordinamenti legislativi, la legge di natura e l'idea di convivenza.
Facendo leva sulla lezione universale dello 'Zibaldone' e di altri scritti in prosa e in versi, l'opera mira a stimolare una riflessione critica sulla visione socio-politica del poeta, attraverso puntuali riferimenti testuali e critici. Melosi (E di giustizia amor. Idee leopardiane sulla legge'), facendo riferimento al “fantasma della Giustizia” del poeta, rileva che “la trattazione leopardiana della legge nello Zibaldone sfiora poi diverse problematiche, a cominciare da quella dei limiti insiti anche negli ordinamenti più raffinati, che vengono concepiti con logica completezza teorica, ma che spesso mostrano errori e inconvenienti nella pratica, risultando parziali e frammentari”.
Nel delineare il processo intellettuale che conduce lo scrittore a studiare l'evoluzione delle forme di governo, dalle prime monarchie all'avvento degli stati repubblicani, Adornato (Leopardi e il diritto: forme di governo, leggi e codici) parla opportunamente di un Leopardi “mal noto”, pienamente immerso nella temperie politica e civile della propria epoca: “Leopardi visse a pieno il suo tempo, e il suo essere filosofo e poeta è disgiunto dal suo essere teorico della politica, della società e dei rapporti e condizioni materiali”.
Un ruolo importante nella costruzione del pensiero leopardiano lo riveste il dialogo sulle tematiche legate alla giustizia e agli ordinamenti civili, su cui il poeta intesse un confronto serrato con i contemporanei. Tra questi Félicité de Lamennais, cui Capuzza dedica uno studio (Leopardi dopo Lamennais. Relatività della giustizia, variabilità delle leggi e matrici linguistiche) focalizzato sull'influenza esercitata dall''Essai' del filosofo francese: “Leopardi trova nel testo del Lamennais motivi e suggestioni tali da poter paragonare, quanto agli effetti teoretici che ne derivano, quel 'dialogo' alle prime pagine dello 'Zibaldone' riferite alle 'Osservazioni' del di Breme”.
Il passo da di Breme a Manzoni è breve, osserva D'Alberti (Leopardi e le leggi come 'arzigogoli'), soprattutto in relazione all'impossibilità di debellare corruzione e malcostume mediante la mera applicazione delle leggi. In primo piano vi è non solo la ricerca costante dell'assoluto, come evidenziato da Franco D'Intino, ma anche una visione precisa del diritto, che Rino Caputo individua tanto nella prosa quanto nella poesia leopardiana.
Sullo sfondo, l'interrogativo esistenziale formulato dal ministro Orlando: “Come e perché affannarsi a costruire un mondo di cose umane, per il brevissimo tempo di un battito di ciglia che è il tempo che ciascuno di noi e l'umanità intera trascorre sulla superficie terrestre?”. Questa una delle istanze fondamentali che connotano la costruzione dello 'Ius Leopardi', sospeso tra sentimento della giustizia e aneliti di solidarietà.
Andrea Lombardinilo
titolo: Ius Leopardi
categoria: Saggi
autore/i: Melosi Llaura (a cura di)
editore: Olschki
pagine: 111
prezzo: € 20.00