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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 9 - 4 set 2019
ISSN 2037-4801
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Bibi Dumon Tak, autrice olandese di libri per ragazzi e specializzata in opere di divulgazione scientifica, ha riportato all'attenzione di piccoli e grandi lettori una selezione di tavole, originariamente dipinte a mano ad acquarello, contenute in un repertorio naturalistico olandese di fine '700 dal titolo “Uccelli olandesi”. Ne è venuto fuori “Il grande libro degli uccelli” (Rizzoli), un volume che riporta fedelmente le tavole originali e molto dettagliate di una serie di uccelli, corredandole con testi moderni, semplici e alla portata di tutti. I disegni riprodotti sono i tipici esempi di illustrazione che caratterizzavano i libri naturalistici prima dell'avvento della fotografia. L'opera originale olandese era nata dalla collaborazione tra Cornelius Nozeman, Christiaan Sepp e suo figlio Jan Chirstiaan: il primo scrisse i testi, il secondo si dedicò ai disegni e alle incisioni, il terzo si occupò della pubblicazione, dopo un lavoro certosino durato quasi cinquantanove anni “nel corso dei quali vennero raccolte le descrizioni di circa duecento uccelli e duecentocinquanta illustrazioni. Il primo uccello pubblicato nel 1770 fu la ghiandaia. L'ultimo, nel 1829, fu il cigno. In questo libro manteniamo l'ordine di Nozeman. E poiché non è stato possibile includere tutti gli uccelli, ne abbiamo scelti trenta. Così a caso. Trenta uccellini fortunati che hanno la possibilità di spiegare nuovamente le ali ne “Il grande libro degli uccelli”. Anche qui cominciamo con la ghiandaia e finiamo con il cigno”.
Le schede degli uccelli sono accompagnate da un commento che, pur essendo scientifico, risulta spiritoso e divertente e aiuta la lettura e la comprensione del testo. Scorrendo le schede dei trenta uccelli rappresentati, si scopre che la ghiandaia, sebbene non sia un uccello noto per le sue capacità canore, è molto intelligente ed è capace di riprodurre “praticamente qualsiasi suono, da quello di un trapano a batteria a quello di una cucciolata di gattini appena nati”, grazie a un organo vocale che si chiama siringe.
Il picchio, invece, ha un “becco particolare che riesce ad ammortizzare i colpi durante la percussione. La sua testa, poi, contiene una piccola quantità di liquido che permette al cervello, attaccato saldamente alla parte superiore della scatola cranica, di non sbattere da tutte le parti mentre li tambureggia […] Niente commozioni cerebrali, nessun danno fisico dovuto alle vibrazioni, nemmeno un mal di testa!”.
Le pagine contengono informazioni e curiosità su tantissimi uccelli, dai più conosciuti, come il falco e l'usignolo, ai meno noti, come lo smergo, una specie di anatra che con la sua “acconciatura sbarazzina, con quel ciuffo scompigliato in cima alla testa [...] ha sempre l'aria di chi è appena tornato da un training in palestra”.
Ma il più affascinate ed elegante tra tutti gli uccelli decritti è sicuramente il cigno reale “ufficiale gentiluomo” che ha la caratteristica di essere estremamente silenzioso perché non emette starnazzi, cinguettii, gridi ma “produce con le ali un suono simile al soffio di una tromba”.
A chiudere il libro un breve capitolo che raccoglie una sitografia e riferimenti bibliografici che aiutano il lettore ad approfondire le caratteristiche degli esemlpari descritti.
Maria Adelaide Ranchino
titolo: Il grande libro degli uccelli
categoria: Ragazzi
autore/i: Dumon Tak Bibi
editore: Rizzoli
pagine: 80
prezzo: € 25.00