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Mensile a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 4 - 3 apr 2019
ISSN 2037-4801
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Dopo aver raccontato le meraviglie e i misteri del cosmo con 'Planetario' e la comunicazione tra le piante con 'Botanica', i Deproducers, gruppo di artisti e produttori (Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci, Riccardo Sinigallia) che musicano dal vivo conferenze scientifiche rigorose ma accessibili al grande pubblico, si dedicano alla genetica e al cancro, proponendo 'Dna'. Lo spettacolo inizia il tour al Teatro Grande di Brescia il 9 aprile, per proseguire con una tappa a Roma, l'11 aprile, all'Auditorium Parco della musica, all'interno del Festival della scienza National Geographic, e spostarsi poi il 18 maggio a Mantova, al Teatro Ariston, per il Food&Science Festival. Il progetto, che nasce dall'incontro dei quattro artisti con l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), coinvolge il filosofo Telmo Pievani e il ricercatore dell'Istituto europeo di oncologia Pier Paolo Di Fiore, che ha fornito la propria consulenza scientifica all'iniziativa.
Sul palco Pievani, accompagnato da musiche inedite e dalle immagini suggestive create dal videomaker Marino Capitani, racconta in quattro tappe la storia evolutiva dell'essere umano, dalla formazione delle prime cellule alla comparsa dell'Homo sapiens, fino ad arrivare alle nuove conquiste della genetica. “Si inizia con la storia del Dna, risalente a 3,7 miliardi di anni fa, si racconta come sono nate le prime cellule, come hanno imparato a duplicarsi e come questo processo abbia portato a mutazioni genetiche che si sono trasmesse di generazione in generazione dando inizio al grande gioco dell'evoluzione”, spiega Pievani.
La seconda parte della storia parla della nascita della multicellularità, dei primi organismi pluricellulari dotati di diversi tipi di cellule, di tessuti e organi. Si arriva quindi alle strutture complesse, alla nascita del corpo composto da tante parti differenti che devono convivere e cooperare. La terza parte è quella cruciale. Si raccontano i modelli evolutivi per far capire il cancro, le sue strategie e la sua pericolosità, la capacità evolutiva per la quale è in grado di mutare rapidamente e di sfuggire alle terapie. “In questa parte dello spettacolo vogliamo coinvolgere il pubblico con una sorta di outing collettivo, seguendo la filosofia dell'Airc che spinge i malati ad affrontare il tumore a viso aperto, a dargli un nome, a non sottacerne l'esistenza”, aggiunge lo scienziato
L'ultima parte è dedicata, infine, alla ricerca scientifica per sconfiggere il cancro. “La chiave di lettura è quella della serendipità: viene sottolineata l'importanza della ricerca di base, indipendentemente dalle informazioni sulle future applicazioni che questa avrà, perché questo approccio è il migliore per avere ricadute importanti”, continua Pievani. “Vengono inoltre proposti alcuni esempi di scoperte accidentali e si fa un appello per il finanziamento della ricerca di base”. Proprio per sensibilizzare il pubblico sulla diffusione del cancro e sulla necessità di finanziamenti per la ricerca, lo spettacolo dopo la pausa estiva continuerà la sua tournée. “Il nostro progetto è di toccare tutti i centri, circa una ventina, in cui ci sono delegazioni dell'Airc, che potrà usare la rappresentazione come momento di divulgazione collettiva e di fundrasing”, conclude Pievani. “Speriamo, poi, di portarlo anche all'estero, proponendo una versione in inglese”.
La scheda
Titolo: Dna
Cast: Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci, Riccardo Sinigallia, Telmo Pievani, Pier Paolo Di Fiore, Marino Capitani
Quando: 9 aprile, Teatro Grande, Brescia; 11 aprile, Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, Roma; 18 maggio, Teatro Ariston, Mantova
Info: http://deproducers.com/