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Quindicinale a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche
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N. 1 - 13 gen 2021
ISSN 2037-4801
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Ha il sapore di una riflessione da fine anno, quella di Luciano Anselmo, astrofisico dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione (Isti) del Consiglio nazionale delle ricerche, che riflette sulle reali possibilità di compiere viaggi sulla Luna e su Marte. Due suggestioni che da sempre solleticano la fantasia dell'uomo e che i progressi della scienza unita a grandi investimenti potrebbero realizzare.
Elon Musk, ad esempio, il miliardario che ha riattivato il collegamento tra gli Usa e la Stazione spaziale internazionale, intende portare gli esseri umani sul Pianeta Rosso entro il 2026. Del resto sia Nasa che Esa, l'Agenzia spaziale europea, hanno programmato missioni esplorative e il programma “Mars Simple” che prevede il prelievo di campioni dal pianeta Marte, ne è un'anticipazione.
Tuttavia, un esperto di viaggi nello spazio come l'astronauta italiano Luca Parmitano, mette in dubbio queste possibilità. Parmitano è rimasto in orbita 366 giorni, stabilendo un record e compiendo sei passeggiate nello spazio. Più facile, secondo lui, che entro il 2030 si torni sulla Luna per una missione umana. Marte, dunque, per il momento può aspettare.